RICORDA CHE 
IL COMFORT
VA PROGETTATO
E NON DELEGATO
AGLI IMPIANTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 


LA CASA ENERGETICA

È davvero possibile vivere in case autonome energeticamente, dove i costi in bolletta sono prossimi allo zero? Oggi è tutto possibile. Nessun ritorno al passato e nessuna rinuncia ai comfort tecnologici di cui siamo ormai abituati, ma intervenire per ridurre i consumi (e gli sprechi energetici) e sfruttare le giuste tecnologie che ti permettono di utilizzare le fonti rinnovabili che garantiscono contemporaneamente risparmio energetico ed economico, basso impatto ambientale e comfort abitativo.

 

Progettare e costruire una casa energeticamente autosufficiente ti assicura:

  • Risparmio economico, perché abbassi la quota di energia che devi acquistare dalla rete.
     
  • Basso impatto ambientale, perché riduci notevolmente le emissioni di CO2 grazie all'uso di fonti energetiche rinnovabili.
     
  • Autonomia e flessibilità, perché puoi utilizzare la tua energia quando vuoi ed essere sempre più indipendente.

     

Ridurre gli sprechi aiuta a risparmiare

Per ridurre le tue spese energetiche, parti con piccoli gesti quotidiani di buon senso che tutti conosciamo e possono aiutarci a ridurre gli sprechi. Si tratta di azioni semplici, ma ognuna comporta una piccola riduzione dei consumi che, a lungo andare, può tradursi in un risparmio di qualche decina di euro sulla bolletta. Come primo passo non è poco.

 

Una volta ottenuto un edificio ad alta efficienza energetica per le minime dispersioni di calore raggiunte grazie alla coibentazione, possiamo passare alla scelta del generatore di calore in funzione alle caratteristiche dell'edificio e all'utilizzo dello stesso. Se l'involucro è stato isolato termicamente a regola d'arte, la tecnologia su cui investire per il riscaldamento passa in secondo piano; grazie alle ridotte dispersioni termiche si potrà tranquillamente riscaldare l'edificio con un sistema impiantistico di alto livello ad un costo contenuto, con la certezza di un risparmio sulle bollette immediato.

 

Prima l'involucro, poi gli impianti e tutto sulle rinnovabili!

 

Il modo migliore per risparmiare consapevolmente e con una visione etica, rimane sicuramente l’intervento sull'involucro edilizio, diminuendo così il fabbisogno energetico dell'edificio.


A volte però non è possibile ristrutturare e riqualificare l'immobile, magari per questioni di disponibilità economica o per impossibilità legata alla conformazione del fabbricato. In questi casi diventa necessario percorrere una strada alternativa scegliendo un combustibile ad un costo decisamente inferiore e perché no, ecosostenibile! 

 

Le tecnologie rinnovabili permettono di sfruttare l'energia presente in natura, per soddisfare i fabbisogni quotidiani degli edifici. Proprio perché provengono da fonti di energia alternative che appartengono alla struttura fisica del nostro Pianeta, sono rinnovate costantemente e riprodotte dagli elementi naturali non soggette ad esaurimento.

 

Il riscaldamento degli ambienti,  la produzione di acqua calda sanitaria, illuminazione, energia elettrica e la climatizzazione estiva, sono servizi che oggi possono essere coperti totalmente o in buona parte dalle fonti rinnovabili, che oltre ad essere molto vantaggiose economicamente, risultano irrilevanti all'emissione di CO2.

 

 

 

Tra le risorse rinnovabili più diffuse e reperibili per l'utilizzo residenziale, c'è sicuramente l'energia solare, che include tutte quelle tecnologie in grado di produrre calore ed elettricità a partire dalla luce solare.

Viene sfruttata per il riscaldamento dell’acqua calda o per generare calore e riscaldare gli ambienti tramite gli impianti solari termici, o per la produzione di energia elettrica generata dai dispositivi fotovoltaici che catturano la luce del sole e la trasformano in energia.

 

 

Un'altro elemento naturale molto diffuso sul territorio alpino è il legno, classificato per varietà in base a dimensioni e forme standard con cui viene prodotto e immesso sul mercato. Le tre tipologie più importanti per diffusione e numero di applicazioni sono la legna da ardere, il pellet e il cippato, che vengono bruciati in impianti realizzati ad hoc in grado di garantire il fabbisogno annuale di riscaldamento, produzione acqua calda sanitaria e solo in alcuni impianti più complessi, anche la produzione di energia elettrica.